- 20 Feb, 2025
- Guide
Sonno e anziani, come cambia il riposo nel tempo e come favorirlo
Il sonno degli anziani riveste un ruolo fondamentale per la salute e il benessere generale della persona. Aiuta, infatti, il corpo a regolare la pressione sanguigna, rafforzando l’organismo e aumentandone la capacità di combattere infezioni e infiammazioni. Inoltre, è un toccasana per la mente, favorendo la concentrazione e alleviando la tensione.
Per questo è importante incoraggiare un riposo adeguato, evitando il più possibile risvegli bruschi e improvvisi. Se da una parte ci sono anziani che dormono troppo poco, dall’altra esistono persone che tendono a dormire sempre. Entrambe le situazioni, però, vanno considerate con attenzione perché potrebbero nascondere insidie alla salute. In questo articolo, quindi, esploreremo le cause del dormire troppo o poco, i disturbi del sonno più comuni negli anziani e indicheremo alcuni consigli per favorire un sonno di qualità.
Perché il sonno degli anziani cambia con l’età
L’invecchiamento tende a modificare i ritmi circadiani, influenzando la qualità e la durata del riposo notturno. Con il passare degli anni, infatti, l’organismo produce minori quantità di melatonina, ovvero dell’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, rendendo la fase di ristoro più frammentata e leggera. In media, dai 70 anni in avanti si tende a svegliarsi dalle 3 alle 4 volte a notte, favorendo la spiacevole sensazione di aver dormito poco e male. Alcune delle principali cause per cui gli anziani non dormono la notte sono:
-
l’alimentazione, ricordando che è bene evitare cibi grassi ed elaborati prima di coricarsi
-
la presenza di patologie, a volte dolorose, come quelle articolari, cardiache, respiratorie o gastrointestinali
-
l’uso dei farmaci, come i diuretici e i corticosteroidi che possono incentivare la sonnolenza negli anziani
-
una condizione di stress e ansia, spesso legata alla solitudine
-
lo stile di vita e alcune abitudini, come l’uso dello smartphone prima di coricarsi
Va, infine, ricordato che con l’età il corpo modifica la propria termoregolazione, ovvero il meccanismo naturale con cui mantiene invariata la temperatura interna. Le persone anziane diventano più suscettibili ad eventuali sbalzi: ambienti troppo freddi o caldi possono, infatti, compromettere il ciclo circadiano e la capacità di raggiungere la fase di sonno profondo.
I disturbi del sonno più frequenti negli anziani
Vediamo alcuni tra i disturbi più noti coinvolti nella carenza di sonno.
-
L’insonnia, caratterizzata dalla difficoltà ad addormentarsi o dall’impossibilità di addormentarsi a seguito di risvegli frequenti durante la notte. Una condizione che può derivare dall’ansia, dalla depressione, dal dolore cronico e da diversi fattori ambientali, tra cui i rumori o la presenza di luce eccessiva nella camera da letto. Questo disturbo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, portando all’irritabilità, ai deficit di memoria e alla riduzione della concentrazione durante il giorno. Una situazione destinata ad aggravarsi quando l’insonnia coinvolge anziani con demenza, provocando agitazione, difficoltà nell'addormentamento, ripetuti risvegli notturni e troppe ore di sonno durante il giorno.
-
L’apnea ostruttiva del sonno, una condizione in cui la respirazione si interrompe ripetutamente nella notte a causa dell’ostruzione delle vie aeree. Un problema che può innescare episodi di ipertensione, problemi cardiaci e affaticamento diurno e, dunque, andrebbe trattato con dispositivi specifici o apportando modifiche allo stile di vita (come la perdita di peso, per esempio).
-
Il disturbo comportamentale del sonno REM, che compromette la qualità del riposo con movimenti bruschi o vocalizzazioni ripetute durante il sonno. Spesso è legato anche a malattie neurodegenerative, come il Morbo di Parkinson.
Altri problemi frequenti includono la sindrome delle gambe senza riposo, un disturbo neurologico che provoca irrequietezza a una o a entrambe le gambe, e i risvegli frequenti dovuti alla nicturia, ossia alla necessità di urinare più volte mentre si dorme. Fattori che possono interferire con il sonno favorendo una sensazione di stanchezza negli anziani.
Le conseguenze della mancanza di sonno negli anziani
Un riposo incostante può compromettere la salute fisica e mentale della persona e innescare:
-
il declino cognitivo, peggiorando la qualità della memorizzazione o la possibilità di consolidare i ricordi;
-
alcune problematiche cardiache, legate all’aumento della pressione sanguigna;
-
eventuali peggioramenti sui riflessi e l’equilibrio, rendendo il corpo più soggetto a cadute accidentali.

Traverse lavabili: proteggi il letto di degenza senza rinunciare al comfort.
Traverse da letto lavabili e impermeabili per la degenza domiciliare. Le nostre traverse sono comode e pratiche: proteggono il letto e contribuiscono a un ambiente di degenza accogliente. Lavabili, impermeabili e con diversi livelli di assorbimento, sono riutilizzabili più volte, garantiscono traspirazione e microcircolazione dell'aria, aiutando a prevenire arrossamenti e lesioni..
Che cosa significa quando un anziano dorme tanto?
Ci sono persone anziane che faticano a prendere sonno e altre che, invece, si appisolano facilmente. Dormire sempre, persino di giorno, è un segnale da non sottovalutare. Il riposo che si prolunga oltre le 9 ore può essere correlato sia alla scarsa qualità del sonno notturno che ad alcune patologie, come quelle neurodegenerative o di declino cognitivo, tra cui la demenza e il Morbo di Alzheimer. Anche i farmaci, come alcuni sedativi, antistaminici e antidepressivi, possono interferire con il riposo, causando sonnolenza diurna. Risulta importante, quindi, vigilare sulla persona e consultare un medico se si notano delle interferenze con le attività quotidiane e la qualità della vita.
Come regolare il sonno negli anziani: alcuni consigli utili
Secondo la National Sleep Foundation, una persona anziana - di 70, 80 o 90 anni - dovrebbe riposare dalle 5 alle 9 ore durante la notte, ma non sempre si riesce a raggiungere questo traguardo. Oltre a rivolgersi a uno specialista per verificare che le origini dell’insonnia siano legate a una patologia, ai farmaci o un malessere, ci sono alcune buone pratiche utili a stimolare un anziano a dormire meglio e di più. Vediamone alcune.
-
Creare una routine, scegliendo di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno per stabilizzare il ritmo sonno-veglia.
-
Fare ginnastica regolarmente, stimolando la persona - anche allettata - a svolgere brevi esercizi quotidiani, almeno 3 ore prima di prendere sonno, in modo da distendere i nervi, i muscoli e la mente.
-
Migliorare l’alimentazione, preferendo alimenti leggeri ed evitando cibi grassi o bevande stimolanti prima di coricarsi.
-
Impiegare tecniche di rilassamento, come lo yoga, la meditazione e la respirazione per incoraggiare la calma interiore.
-
Limitare la quantità dei sonnellini durante il giorno, impegnando l’anziano in attività coinvolgenti e alternative.
-
Evitare di dare troppi stimoli alla mente, eliminando l’uso di PC, smartphone e tablet prima di dormire.
-
Creare un ambiente confortevole, valutando un sistema letto adeguato e con la temperatura adatta.
Favorire il sonno degli anziani, migliorando lo spazio in cui si riposa
Un ambiente accogliente può migliorare la qualità del riposo della persona, sia che si trovi a casa che come ospite o paziente in una struttura. Per creare un luogo ospitale, l'ideale è prediligere un materasso e dei cuscini ergonomici, pensati per ridurre il dolore muscolare e articolare. La biancheria da letto in questo contesto è importante e si possono preferire tessuti traspiranti, comodi, lavabili e aderenti al materasso così da mantenere la pelle asciutta, prevenire arrossamenti cutanei e supportare un riposo gradevole. Il Sistema Letto HIP, per esempio, è una soluzione professionale che può migliorare il benessere della persona durante le ore di sonno. I prodotti a disposizione sono:
-
le lenzuola inferiori, si caratterizza per la sua ottima traspirabilità, senza fare pieghe e la formazione delle piaghe da decubito;
-
le lenzuola superiori, con doppio angolo, per non comprimere il corpo e aiutare a prevenire la posizione equina del piede e gli arrossamenti;
-
le traverse lavabili, ad alta capacità di assorbimento e uno strato Soft Skin ® che non arrossa la cute, per mantenere la pelle e il letto perfettamente asciutti;
-
le coperte termoregolanti, per ricreare la temperatura ideale del corpo nel letto, senza pressioni sul corpo.
Tutti elementi per il letto lavabili, delicati, riutilizzabili e leggeri, che non trattengono il sudore, ma anzi agiscono positivamente sulla termoregolazione del corpo, favorendo la qualità del sonno. Limitare il più possibile i disturbi legati al sonno, creando un ambiente letto confortevole, è importante per prevenire fenomeni di irrequietezza o prevenire alcune complicazioni, come le cadute accidentali provocate dall’instabilità legata a un risveglio brusco o alla necessità notturna di andare al bagno.