- 11 Lug, 2024
- Guide
Rifacimento del letto occupato: una guida all’uso per OSS e infermieri
Nel rifacimento del letto occupato da pazienti lungodegenti ci sono alcune accortezze da seguire per rendere questo spazio più confortevole, in modo che la persona possa riposarsi in totale tranquillità.
La scelta della biancheria giusta e il modo in cui si stendono le lenzuola, per esempio, possono fare la differenza per chi deve trascorrere le proprie giornate a letto, qualunque sia la causa o l’età. Una pratica che si può ripetere anche più volte al giorno, sia nelle strutture pubbliche che private, oppure in caso di lungodegenza domiciliare. Per questo, seguendo i passaggi corretti, si riuscirà a risparmiare tempo, rendendo l’operazione più veloce e snella, evitando anche di disturbare il riposo del degente.
Il rifacimento del letto occupato è dunque una routine importante da conoscere. Vediamo come si fa e i consigli utili per svolgerla al meglio.
Perché bisogna conoscere la corretta procedura del Tutti i vantaggi rifacimento del letto occupato?
In Italia sono mediamente 22,6 i giorni di lungodegenza trascorsi dai pazienti nelle strutture ospedaliere (Fonte: “Ricoveri ospedalieri in Italia”, Istituto Superiore di Sanità). A questi dati si aggiungono oltre 80 mila persone - soprattutto anziane - assistite al domicilio e un 2,88% di ultra 65enni che ha ricevuto cure residenziali (Fonte: Report Longeva).
Le situazioni di lungodegenza, però, possono verificarsi in ogni momento della vita, per anzianità, malattia, infortunio o per un’alterazione dello stato di salute momentaneo (ma non breve). Trascorrere troppo tempo a letto può influire negativamente sul benessere della pelle e dell’apparato respiratorio. Ecco perché è bene prevenire qualsiasi forma di disturbo, come dermatiti (provocate da polvere e cellule di pelle rimaste sulle lenzuola), piaghe da decubito (dovute, per esempio, dalle pieghe lasciate sulla biancheria), e allergie (causate da polvere, acari o microparticelle presenti nell’aria).
Gli operatori socio sanitari hanno un'importante responsabilità ogni volta che si prestano al rifacimento del letto occupato perché, eseguendo questa pratica a regola d’arte, possono:
- migliorare il comfort e il benessere della persona;
- ridurre la carica batterica;
- eliminare i residui di polvere e i corpi estranei;
- creare un ambiente letto privo di arricciature o pieghe che possono innescare reazioni cutanee sulle zone di compressione.
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Cosa deve fare l’OSS nel rifacimento del letto: la procedura passo dopo passo
Il rifacimento del letto occupato richiede una procedura precisa che, come detto, assicura un’area di riposo comoda e pulita. Di solito l'attività è svolta da operatori socio sanitari professionisti.
Prima di iniziare, occorre conoscere sempre il grado di collaborazione del paziente. In ospedale, o in casa di riposo, sarà il capo infermiere o il responsabile della struttura ad aggiornare il professionista sulla situazione. Per la lungodegenza domiciliare, invece, l’operatore procederà in autonomia con la valutazione, interpellando - se necessario - anche i familiari.
Ma quali sono i passaggi da rispettare per svolgere correttamente il rifacimento del letto? Vediamoli insieme.
- Organizza la biancheria su un carrello o in un contenitore pulito. Procedendo dal basso verso l’alto, prepara: la federa per il materasso, due lenzuola, una traversa, una coperta, un copriletto e la federa per cuscino. Ti servirà anche un contenitore in cui mettere la biancheria da letto sporca.
- Disponi i due carrelli (o le ceste) di fianco al letto, ma tienili separati.
- Lavati le mani e indossa dei guanti monouso.
- Prepara l’ambiente: valuta se è possibile aprire le finestre per un cambio d’aria e alza il letto se è abbassato. Nel caso in cui lo spazio sia condiviso con altri, puoi usare anche un paravento per garantire la privacy.
- Se possibile, chiedi al paziente di collaborare e di mettersi su un fianco, oppure coinvolgi un collega per spostarlo dal lato opposto a quello da cui inizierai a togliere la biancheria sporca. Se necessario, per questioni di sicurezza, alza le sponde laterali.
- Arrotola la traversa e il lenzuolo inferiore fino a toccare il dorso della persona.
- Stendi il lenzuolo inferiore pulito nella metà del letto che hai liberato e mantieni arrotolata la parte in più sul dorso del paziente.
- Rimbocca il lenzuolo inferiore alla testiera del letto e crea l’angolo. Meglio se lenzuolo inferiore già con angoli. Ripeti l’operazione ai piedi. Infine, rincalza il lato lungo del letto.
- Stendi la traversa sul lenzuolo e ripiegala fin sotto al materasso. La parte che eccede va rivolta sempre verso il dorso del paziente.
- Ruota la persona allettata sul lato pulito che hai appena steso. Procedi ultimando il cambio nell’altra metà del letto ripetendo i punti 6,7, 8 e 9.
- Riposiziona il paziente al centro del letto.
- Dedicati ora alla biancheria superiore: fai scorrere delicatamente il lenzuolo sporco verso i piedi del letto e disponi il lenzuolo superiore pulito partendo dalle spalle del degente. Distendilo lentamente verso i piedi del letto.
- Aggiungi la coperta, piegala all’altezza del torace del paziente, stendendola sempre verso i piedi del letto.
- Aggiungi il copriletto, seguendo la procedura del passaggio 13.
- Ripiega il lenzuolo superiore sulla coperta e sul copriletto.
- Fai l’angolo unendo insieme il copriletto, la coperta e il lenzuolo. Questo passaggio è decisamente più semplice e veloce se lenzuolo superiore con angoli.
OSS e rifacimento del letto: ecco quanti operatori occorrono per fare un lavoro impeccabile
Per il rifacimento del letto occupato di solito vengono coinvolti due operatori. In assenza di particolari necessità da parte del degente ospedaliero, del paziente della casa di riposo o della persona allettata nell’ambiente domestico, l’operazione si conclude in circa 15 minuti che possono variare a seconda della biancheria utilizzata.
Il Sistema Letto HIP, ad esempio, consente di ridurre notevolmente i tempi di rifacimento e riordino del letto (rispettivamente -45% e -70% del tempo), per via del disegno della biancheria e delle caratteristiche tecniche studiate appositamente per donare più comfort al degente e alleggerire il lavoro di chi lo assiste.
Cosa non bisogna trascurare nel rifacimento del letto occupato
Come visto, il rifacimento del letto occupato segue regole ben precise. È importante procedere con calma e cautela, sia per tutelare la sicurezza del degente che per evitare contaminazioni nell’aria (con polvere, pelle e altri microrganismi). Occorre verificare, poi, che la superficie del letto sia sempre liscia, ben tirata, senza pieghe o imperfezioni.
Anche l’utilizzo di prodotti tecnico-sanitari di qualità, tra cui la biancheria traspirante o le traverse riutilizzabili, può fare la differenza per il paziente (e per il lavoro degli operatori socio sanitari). In HIP abbiamo perfezionato un Sistema Letto completo dedicato sia a strutture pubbliche che private - come ospedali e case di riposo - sia alla lungodegenza domiciliare.
Articoli certificati, realizzati con materiali che fanno respirare la pelle, pensati per offrire il massimo comfort sensoriale. L’ideale per conferire benessere alla persona, prevenire le piaghe da decubito, i problemi dermatologici e ricreare un ambiente sano in cui vivere. Ma, soprattutto, favorire un riposo piacevole.
Per un letto dal massimo comfort, si possono scegliere:
- Lenzuola in jersey, un materiale leggero ed elastico per un letto sempre in ordine, privo di pieghe e che non trattiene il sudore sulla pelle.
- Coperte termoregolanti, capaci di mantenere costante la temperatura della persona, senza comprimere il corpo.
- Coprimaterasso con protezione antibatterica per prevenire le bio-contaminazioni.
- Copricuscino in poliuretano, per una maggiore igiene, una freschezza costante e per favorire la traspirazione.
- Traverse riutilizzabili certificate Oeko-Tex, che in HIP sono disponibili in moltissime tipologie (con ali, senza ali, più o meno assorbenti in base alle necessità). Sono opzioni igieniche, assorbenti e confortevoli sulla pelle del degente.
Tutti i prodotti HIP assicurano il massimo dei benefici se utilizzati insieme, contribuendo a migliorare la qualità della degenza delle persone allettate oltre a ridurre notevolmente i tempi di lavoro del personale sanitario per il rifacimento e riordino del letto. A questi articoli si aggiungono altri strumenti pratici, indispensabili per il lavoro di ciascun operatore socio sanitario. Un esempio? Il telo scivola, utile per posizionare in sicurezza e senza troppi sforzi i pazienti non collaboranti, oltre ad anziani con ridotta mobilità, infortunati, persone debilitate da una malattia o con un peso importante. Un prodotto tecnico e professionale che si presta all’uso nelle cliniche, nelle strutture specializzate, ma anche in ambito domestico per fornire tutto il necessario per un perfetto rifacimento del letto.