Mobilizzazione del paziente allettato per prevenire le complicazioni legate all’immobilità prolungata

La mobilizzazione del paziente allettato è un’operazione delicata che richiede esperienza e specifiche accortezze. Esistono dei protocolli standardizzati per spostare il degente in totale sicurezza, senza procurare dolore né fastidio al degente, e prevenire le complicazioni legate all’immobilità prolungata. 

Queste tecniche evitano il pericolo di cadute accidentali e permettono al personale sanitario, o domiciliare, di applicare la procedura senza rischi. Vediamo di cosa si tratta, come si esegue e i consigli utili per effettuarla al meglio.

Cos’è la mobilizzazione del paziente allettato e a cosa serve

Un paziente allettato, con difficoltà di movimento limitata o invalidante, tenderà a rimanere a lungo nella stessa posizione. La pressione esercitata dal corpo sui tessuti e sulla superficie d’appoggio, quando il degente è seduto o disteso, può innescare una diminuzione della circolazione e una serie di complicazioni legate all’immobilità, tra cui: 

  • patologie posturali 

  • contratture muscolari e rigidità articolari

  • problemi respiratori e cardiovascolari

  • la formazione delle piaghe da decubito 

Per prevenire questi rischi è fondamentale movimentare il paziente più volte al giorno nello stesso letto e, quando possibile, dal letto alla sedia rotelle. 

Manovre per una mobilizzazione attiva e passiva del paziente allettato

Prima di iniziare un programma di mobilizzazione per il passaggio dal letto alla carrozzina  bisogna considerare la condizione fisica del degente per capire qual è la sua flessibilità muscolare, la presenza di patologie e se ci sono eventuali limitazioni ai movimenti. Le manovre devono essere precise e calibrate, con procedure differenti in base al livello di collaborazione del paziente.  

Mobilizzazione attiva

Se il degente è collaborante, quindi riesce a muoversi e sostenersi in parte, il passaggio dal letto alla carrozzina può essere effettuato da una sola persona. Ecco i principali step per svolgerlo correttamente. 

  1. Chiarisci con il paziente quali sono le tue intenzioni e in cosa consiste il suo coinvolgimento, ottenendo la sua collaborazione.

  2. Avvicina la sedia a rotelle al letto e blocca le ruote.

  3. Mentre è supino, piega leggermente le sue gambe verso l’alto, all’altezza delle ginocchia. 

  4. Circonda le sue spalle con il tuo braccio e aiutalo a sollevare il tronco. 

  5. Ruota il tronco verso il bordo del letto. 

  6. Avvicina la carrozzina al letto. 

  7. Posizionati di fronte alla persona mantenendo le gambe leggermente divaricate per contenere le sue ginocchia. 

  8. Assicurati che non abbia capogiri e aiutalo a indossare le calzature. 

  9. Chiedi al paziente di circondarti con le sue braccia così da poterlo sollevare senza fatica e in sicurezza. 

  10. Spostare il suo corpo in avanti tenendolo saldo al tuo.    

  11. Ruota leggermente le gambe e il bacino verso la sedia e accompagnalo lentamente verso la discesa, facendolo sedere.

Mobilizzazione passiva

Quando il degente non è collaborante, è necessario l’ausilio di due operatori. Il primo eseguirà lo stesso procedimento appena descritto per la mobilizzazione attiva, il secondo invece dovrà mettersi dietro al paziente e sostenerlo durante lo spostamento e il posizionamento sulla sedia a rotelle, facilitando le manovre di rotazione del bacino verso la seduta. Per accompagnare il corpo verso la sponda del letto si può utilizzare un telo scivola, posizionandolo delicatamente sotto la schiena del paziente per spostarlo facilmente, senza nessuno sforzo per la schiena dell’operatore.

Queste procedure valgono per la mobilizzazione di degenti di qualsiasi età, sia giovani che anziani. Inoltre, si possono mettere in pratica durante il protocollo di trasferimento dei pazienti da una struttura ospedaliera all’altra o per trasportare la persona in assistenza domiciliare verso l’ospedale.

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Mobilizzazione di un paziente emiplegico

Un paziente emiplegico ha una sola parte del corpo paralizzata, mentre l’altra risponde agli stimoli. L’operatore cercherà quindi la sua collaborazione, facendolo scendere dalla parte del letto in cui il corpo può muoversi. Le procedure sono identiche a quelle descritte per la mobilizzazione attiva fino al punto 5, poi variano leggermente. 

Una volta che la persona è seduta sul letto, si avvicina la sedia a rotelle, bloccando le ruote. Fatto ciò, si solleva il paziente mettendo le mani sotto le ascelle, invitandolo ad abbracciare l’operatore con l’arto sano. Una volta in piedi, l’operatore flette poi le ginocchia, ruotando gambe e bacino per spostare il degente sulla sedia, assicurandolo infine con le apposite cinture.

Consigli utili per una mobilizzazione sicura

Per facilitare la movimentazione dei pazienti allettati si possono utilizzare alcuni ausili sanitari. Se collaborativi e con abbastanza forza nelle braccia, i degenti possono aiutarsi con le maniglie sul letto per alzarsi, sostenendo poi il corpo con apposite cinture durante la torsione verso la carrozzina. In queste fasi, operatori e caregiver dovrebbero indossare abiti e calzature comode, meglio se con fondo antiscivolo, che non siano d'intralcio alle operazioni. Un altro ausilio utile, di cui abbiamo già accennato, può essere il telo scivola: grazie alla sua superficie liscia, è indicato per agevolare lo spostamento di degenti e anziani allettati. Si può impiegare anche per durante le procedure di rifacimento del letto o il per il riposizionamento del paziente, così da ridurre l’entità della pressione sulle aree sensibili del corpo.

Per limitare eventuali complicazioni legate all’immobilizzazione prolungata a letto, tra cui la formazione di piaghe da decubito, la rigidità articolare e i problemi respiratori - spesso correlati alla lungodegenza - è importante creare una zona letto confortevole. Il Sistema Letto HIP, per esempio, è stato progettato per migliorare il benessere del paziente allettato con una biancheria tecnica traspirante, antibatterica, che aderisce perfettamente a qualsiasi materasso senza formare pieghe. Un sistema che comprende anche traverse lavabili per mantenere la pelle sempre asciutta, prevenendo arrossamenti della cute.

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