Medicazioni delle lesioni da pressione: come si fanno e come prevenirle
Le medicazioni delle lesioni da pressione (anche definite piaghe da decubito) sono trattamenti essenziali per offrire sollievo alle persone allettate o con mobilità ridotta che presentano lacerazioni sulla pelle. Le ferite possono essere più o meno profonde, e di solito compaiono sulla pelle di chi trascorre molto tempo a letto, a causa di un incidente o per una malattia che ne limita la mobilità.
Una condizione che si può verificare spesso, soprattutto quando il corpo poggia sempre sulla stessa superficie, come un materasso duro. Anche lo sfregamento, per esempio tra la cute e le lenzuola, può essere causa di piaghe da decubito, così come lo stiramento provocato dallo scivolamento della persona per la pulizia del corpo o il rifacimento del letto. Non è nemmeno da sottovalutare l’umidità, la cui presenza tra le lenzuola può “macerare” i tessuti, aggravando una situazione già instabile. Le lesioni da pressione variano in base alla gravità, dalla forme più lievi (1° stadio) a quelle più severe (4° stadio), e vanno sempre valutate da un professionista sanitario.
Medicazioni per le lesioni da pressione al 1° stadio
Per quanto riguarda la lesione da pressione al 1° stadio - priva di lacerazioni aperte, vesciche o siero - la procedura prevede una serie di passaggi standard. Eccoli:
1. Lavarsi le mani con acqua e sapone, impiegando dai 40 ai 60 secondi.
2. Detergere la ferita con una soluzione fisiologica, eliminando ogni impurità.
3. Asciugare con garze sterili. Non sfregare la cute né premere troppo: il tessuto è fragile e si può irritare con facilità. Meglio tamponare l’area.
4. Applicare una crema emolliente e idratante.
Medicazioni per le lesioni da pressione al 2° stadio
Se il medico diagnostica una lesione al 2° stadio, la medicazione per le piaghe da decubito va eseguita esclusivamente da professionisti.
Dopo un’accurata detersione dell’ulcera, si possono utilizzare:
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Idrocolloidi per favorire l'assorbimento dell’essudato.
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Poliuretani: sia in film che schiuma, indicati in presenza di essudato abbondante. Sono idrorepellenti ai microrganismi e impermeabili a gas e liquidi.
Da evitare, invece, prodotti antisettici, antibiotici, antimicotici, creme con cortisone e acido ialuronico.
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Alcune medicazioni avanzate per il trattamento efficace delle lesioni da pressione
Alcune piaghe da decubito necessitano di medicazioni avanzate per gestire l’elevata carica batterica, trattare l’eventuale liquido infiammatorio (l'essudato) e mantenere la pelle sempre idratata. Tra le diverse tipologie esistono:
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Alginati: per piaghe ipersecernenti e lievemente sanguinanti. A contatto con il liquido tissutale formano un gel capace di mantenere la naturale umidità della ferita.
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Gel idrofili: medicazioni a base acquosa utili per rimuovere tessuti morti.
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Biottivi: per le lesioni che hanno difficoltà a guarire. Rilasciano fattori di crescita che favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Sono utilizzate in casi complessi ed eseguite sotto stretto controllo medico.
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Con argento: vantano proprietà antimicrobiche per combattere le infezioni batteriche. Indicate per le lesioni da pressione infette o a rischio di infezione.
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A pressione negativa: grazie a un dispositivo si crea un vuoto controllato sulla ferita. Questo sistema accelera la guarigione migliorando la circolazione sanguigna e riducendo il rischio di infezione.
La cadenza delle medicazioni varia in base alla tipologia. Alcune, per esempio, vanno effettuate ogni 24 ore, altre a giorni alterni oppure settimanalmente. In certi casi, possono essere richiesti interventi chirurgici e/o terapie complementari, tra cui la chiusura assistita da vuoto per aspirare la lesione.
I loro vantaggi? Proteggere la cute dalle infezioni, controllare l’essudato, promuovere la granulazione della ferita e sostenere, dove possibile, la rimozione di tessuto necrotico.
Come prevenire le lesioni da pressione?
Le lesioni da pressione possono condizionare la vita di una persona allettata o con movimentazione ridotta, a qualsiasi età. A livello preventivo, l’ideale è:
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mantenere la pelle pulita e asciutta, ispezionando di frequente la cute;
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utilizzare creme idratanti ed emollienti evitando che la pelle si secchi (perché è più incline a traumi da sfregamento);
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far cambiare spesso posizione al degente nel letto, anche durante il riposo, magari aiutandosi con un telo scivola;
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spostare la persona, se cosciente, facendola alzare per non farla rimanere a letto troppo a lungo.
Inoltre, per prevenire alcune situazioni (come, per esempio, le piaghe dovute a una sudorazione eccessiva o provocate dallo sfregamento sui tessuti rigidi) ci si può dotare di prodotti professionali che lasciano respirare la pelle o che non la comprimono.
Il Sistema Letto HIP, per esempio, è composto da lenzuola - superiori e inferiori - realizzate in tessuto tecnico traspirante che dona freschezza e non trattiene il sudore sulla cute. Aggiungendo il coprimaterasso e il copricuscino, che donano protezione antibatterica, si possono prevenire le bio-contaminazioni; le coperte termoregolanti HIP mantengono una temperatura costante senza comprimere il corpo, mentre le traverse lavabili mantengono la pelle asciutta aiutando a prevenire arrossamenti cutanei.
Sono tutte soluzioni riutilizzabili, lavabili e igieniche per venire incontro alle necessità dei pazienti che devono trascorrere un lungo periodo in ospedale o in una struttura di cura, oltre che per la lungodegenza domiciliare. Una scelta che favorisce il comfort e il benessere della persona, creando un ambiente favorevole per la sua guarigione.