Come curare piaghe da decubito
negli anziani

Gli anziani allettati sono una delle categorie più esposte all'insorgenza di piaghe da decubito

Le condizioni di prolungata immobilità e la relativa alterazione della circolazione nei tessuti sottocutanei, in questi pazienti sono aggravate da uno stato di fragilità, che, oltre ad aumentare il rischio di lesioni, contribuisce a ostacolare il processo di guarigione. 

Oggi esistono diverse metodologie di cura per le piaghe da decubito negli anziani, che tengono conto dell’area del corpo in cui si manifestano e del loro livello di gravità.

Anziani allettati e piaghe: i fattori di rischio

Le piaghe da decubito sono delle lesioni della pelle e degli strati sottocutanei causate da un ripetuto schiacciamento e stiramento di alcune regioni del corpo. 

Allo stato attuale, l'immobilità rappresenta il principale fattore di rischio, anche se a incidere sono spesso episodi di sfregamento e umidità: i primi responsabili di impoverire lo strato più superficiale della cute, i secondi di rendere la pelle più sensibile alle aggressioni.

Le piaghe da decubito possono insorgere in tutti i pazienti che presentino una compromissione della funzionalità motoria, ma le piaghe negli anziani allettati possono essere molto più frequenti a causa di una maggiore concentrazione di fattori di rischio. 

Tra questi vale la pena ricordare:

  • La progressiva riduzione di sebo e sudore, che rende la pelle secca e meno elastica;

  • L'impoverimento del tessuto adiposo sottocutaneo;

  • La significativa diminuzione della massa muscolare.

Le ferite sulla pelle degli anziani allettati sono poi connesse a molti altri fattori di rischio, quali possono essere i problemi cardiovascolari e le tante altre patologie responsabili della riduzione del microcircolo, come artrite, diabete mellito e insufficienza renale, in genere molto comuni nei soggetti in età avanzata. 

Inoltre, negli anziani allettati, la perdita dei riflessi non permette di avere una chiara percezione del dolore e di reagire agli stimoli di una prolungata compressione con un normale cambio di posizione.

Sedi di insorgenza di piaghe nell'anziano allettato

La posizione delle piaghe da decubito negli anziani allettati varia in base alla postura cui è costretto il paziente. 

In particolare, la posizione supina, quella più diffusa nei soggetti ridotte capacità motorie, favorisce l'insorgenza di piaghe in prossimità della zona sacrale, dei talloni, delle scapole e della nuca, mentre la posizione laterale può concorrere alla formazione di lesioni in prossimità del trocantere, della cresta iliaca, della spalla, del malleolo e del gomito

Naturalmente, trattandosi di ferite con evoluzione necrotica, è fondamentale puntare sulla prevenzione, che può impedirne l'insorgenza o limitarne la progressione. È quindi necessario optare per un letto in cui ogni elemento concorra a porre il degente nelle condizioni migliori.

 

L’importanza della biancheria nella prevenzione

Particolare l’attenzione si deve porre nella scelta della biancheria del letto che accoglie l’ospite allettato. È infatti importante eliminare la formazione di pieghe delle lenzuola sotto l’ospite, ridurre il più possibile lo sfregamento della pelle con la biancheria, fare molta attenzione a contatti prolungati con biancheria umida per sudorazione o liquidi organici, ridurre la compressione del piede e in generale del corpo. Per questo, è indicato preferire lenzuola che non fanno pieghe e coperte professionali che limitano il più possibile la pressione sul corpo.

Piaghe degli anziani: come curarle?

La cura delle lesioni da decubito negli anziani allettati è un processo piuttosto lento, condizionato sia dalla gravità della lesione sia dalla presenza di eventuali patologie esistenti

Di conseguenza, ad oggi non esiste una cura per le piaghe da decubito negli anziani che possa dirsi universalmente efficace, ma solo una vasta gamma di trattamenti da valutare caso per caso. 

La ricerca della giusta cura per le piaghe da decubito negli anziani allettati si basa sempre sulla scelta di un trattamento che possa assicurare il giusto grado di umidità, di ossigenazione e di temperatura, nel rispetto dei naturali processi fisiologici di riparazione della lesione.

Per curare piaghe da decubito è necessario in particolare intervenire con una preliminare rimozione del tessuto non vitale e con una terapia per l'eventuale trattamento dell'infezione, prevedendo successivamente la scelta di una medicazione in base alla gravità della lesione.

La medicazione deve favorire il mantenimento della giusta umidità, lo scambio gassoso e la protezione da traumi e da eventuali contaminazioni batteriche. La frequenza di applicazione dipende dal tipo di trattamento e dalla lesione: in genere si va da un minimo di 12 ore a un massimo di 7 giorni. 

Il ricorso ad antisettici è necessario solo in presenza di lesioni infette o dopo l'asportazione del tessuto morto. In linea di massima, la tendenza è quella di orientarsi verso prodotti come la clorexidina gluconato in soluzione acquosa allo 0,05%, un trattamento ampiamente tollerabile dalla pelle, ma soprattutto in grado di non ostacolare il fisiologico processo di guarigione. 

In presenza di una lesione infetta di difficile risanamento, spesso si procede inoltre con una terapia antibiotica locale, che può diventare sistemica nel caso in cui l'infezione sia talmente estesa da minacciare l'insorgenza di osteomielite o setticemia.

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Come curare le piaghe da decubito negli anziani in base alla gravità della lesione

La cura delle piaghe da decubito deve seguire il naturale processo di guarigione e modificarsi progressivamente in relazione allo stato del danno tissutale. In linea di massima l'approccio varia in base allo stadio della lesione e prevede:

  • Per piaghe di 1° stadio, il ripristino della scolarizzazione tramite movimenti e riposizionamento;

  • Per piaghe di 2° stadio, la detersione con soluzione fisiologica, quindi l'applicazione di idrocolloidi – dei trattamenti che favoriscono l'asportazione del tessuto necrotico – o di schiume di poliuretano, che fanno da sostituto all'epidermide lesionata, assorbendo l'eccesso di essudato, ma garantendo l'ossigenazione della ferita;

  • Per piaghe di 3° e 4° stadio, la rimozione dell'escara con approccio chirurgico, la detersione con soluzione fisiologica e l'eventuale medicazione con alginati, i quali presentano una buona azione emostatica. In questo stadio, se l'utilizzo di idrogeli può assicurare un'efficace detersione, idratando e rimuovendo il tessuto necrotico, Argento e clorexidina possono ostacolare la diffusione della carica batterica. Il trattamento può prevedere infine il ricorso a medicazioni semiocclusive, in caso di ferita con necrosi, o di medicazioni occlusive, in assenza di infezione.

Piaghe al sedere dell'anziano

Il mantenimento prolungato nella posizione supina espone il corpo alla formazione di piaghe nella zona sacrale

Questo genere di lesione, causata sia da forze di compressione sia da forze di taglio, è tra le più diffuse tra le persone e gli anziani allettati e può determinare un danno profondo, anche in presenza di una cute apparentemente intatta.

Piaghe da decubito sacrali degli anziani allettati: come curarle?

Le piaghe da decubito al sedere devono essere trattate allo stesso modo delle piaghe presenti in altre zone del corpo e, di conseguenza, in relazione all'estensione del danno tissutale. A definire il processo di cura sono sempre gli operatori sanitari, i quali prescrivono il trattamento più corretto da adottare anche nell'assistenza domiciliare.

Piaghe alle gambe di anziani allettati

Le piaghe sulle gambe degli anziani allettati possono insorgere a causa di una posizione laterale scorretta o prolungata. In genere, sono causate dallo sfregamento delle prominenze ossee tra gli arti inferiori o tra la gamba e il materasso, ma è possibile prevenirle o arginarle adoperando cuscini e supporti anti decubito.

Piaghe ai piedi di anziani allettati

Le piaghe ai piedi negli anziani sono delle lesioni molto comuni che, nella stragrande maggioranza dei casi, interessano prevalentemente la zona del tallone. Le piaghe da decubito sui talloni seguono la medesima cura delle altre lesioni. 

Tuttavia, è possibile limitarne l'insorgenza con un'adeguata fase di prevenzione, che in questo caso passa per una costante decompressione dell'area su cui insiste il calcagno, tramite operazioni di riposizionamento e sollevamento dei piedi. Un altro importante accorgimento per coadiuvare la prevenzione delle piaghe da decubito è scegliere una biancheria da letto adeguata e professionale.

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