- 07 Nov, 2024
- Prevenzione
Equinismo: cause, cura e come prevenire la posizione equina nelle persone allettate
Mantenere un’adeguata postura a letto nelle persone allettate, cambiandola almeno ogni 2-3 ore, e ridurre la compressione sul corpo permette di evitare la posizione equina del piede. Prima di comprendere cosa significa questa condizione e quali problemi può portare, capiamo cosa si intende per equinismo.
L’equinismo - o piede equino - è una condizione patologica che rende difficile camminare, poiché il peso viene appoggiato sulla punta del piede sollevando la zona posteriore e assumendo una posizione cadente.
Questa deformazione scheletrica e articolare comporta spesso anche dolore, inoltre può causare una riduzione della sensibilità, ulcerazioni e alterazioni della cute.
Cos’è l’equinismo: significato, sintomi e forme
L’equinismo è una malformazione che interessa l’arto inferiore, costringendo le persone che ne sono colpite a un atteggiamento che non permette di allineare la parte posteriore con le gambe e le ginocchia.
Chi soffre di piede in equinismo tende a camminare con l’avampiede cadente, in particolare appoggiando solo la punta del piede e lasciando il tallone sollevato da terra.
Il significato di equinismo, infatti, fa riferimento a un modo di camminare simile a quello di un equino, animali la cui andatura naturale avviene appoggiando gli arti uno per volta e utilizzando soprattutto la parte anteriore. Chi è affetto dal piede equino ha solitamente difficoltà a camminare, inoltre possono manifestarsi altri sintomi come instabilità della caviglia , tendinopatie, borsiti e fasciti plantari.
In questi casi non bisogna confondere talismo ed equinismo. La prima è una deformazione del piede che ne provoca una flessione dorsale eccessiva, portando le persone che ne sono affette ad appoggiare a terra soltanto il calcagno sia nella deambulazione che nella stazione eretta. Nell’equinismo, invece, le persone danno l’impressione di camminare sulla parte esterna o sulle caviglie, in quanto l’arto inferiore appoggia solo sull’avampiede.
Equinismo bilaterale
Il piede equino può manifestarsi in varie forme. Una di queste è l’equinismo bilaterale, ossia quando la malformazione coinvolge entrambi i piedi in maniera simmetrica o asimmetrica. In alcuni casi, però, questa condizione può verificarsi soltanto in un arto inferiore, mantenendo la posizione di un piede normale mentre l’altro appoggia soltanto sulla parte anteriore, un’alterazione chiamata equinismo monolaterale.
Equinismo della caviglia
Questa anomalia può affettare non solo il piede ma anche la caviglia, una situazione in cui si parla di equinismo della caviglia.
In queste circostanze sia il piede che la caviglia sono torti, con la punta del piede che rimane verso il basso e non consente una flessione ottimale della caviglia verso l’alto. In sostanza, poiché il piede forma un angolo di oltre 90° con l’asse longitudinale della gamba, anche la caviglia è interessata e non può muoversi normalmente causando fastidi e dolori.
Equinismo del retropiede
Un’altra forma di piede equino è l’equinismo del retropiede, una malformazione meno frequente rispetto alla deviazione dell’arto inferiore verso l’interno e il basso.
In questo caso, invece, si ha uno stravolgimento dell’arcata del piede, poiché la faccia concava diventa quella dorsale al posto di quella plantare. In pratica, il tallone non si trova sullo stesso asse della gamba, quindi la deformità non è limitata all’avampiede ma interessa anche la parte posteriore dell’arto inferiore.
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Le principali cause dell’equinismo del piede
L’equinismo dei piedi può manifestarsi sia alla nascita che in età adulta e avere molteplici cause, ma è possibile distinguerne alcune più frequenti. Innanzitutto, può trattarsi di un problema congenito, ovvero presente fin dalla nascita, dovuto principalmente a una deformità scheletrica che non consente di appoggiare correttamente il piede a terra.
Il piede equino, infatti, ha una certa predisposizione ereditaria, presentandosi con maggiore frequenza nei maschi e nella forma di equinismo bilaterale. Il piede equino può essere legato ad alcuni disturbi gravi come le paralisi cerebrali infantili, la distrofia muscolare, la spina bifida o la displasia congenita dell’anca.
Le cause dell’equinismo possono essere anche post-traumatiche, coinvolgendo solo i muscoli e i nervi come avviene ad esempio nel drop foot (piede cadente, si verifica quando è impossibile tenere il piede sollevato e viene trascinato durante la deambulazione) o anche i tessuti molli e lo scheletro, a seconda se si tratta di un trauma diretto o complesso.
Infine, è bene ricordare che questa malformazione può verificarsi anche in quelle persone che si trovano in condizioni di lungodegenza, soprattutto a causa della pressione che coperte troppo pesanti vanno a esercitare sugli arti.
Metodi e trattamenti di cura dell’equinismo
La cura dell’equinismo prevede diversi tipi di trattamento finalizzati a migliorare la posizione del piede. In alcuni casi, si tende a preferire dei metodi conservativi, per esempio intervenendo con la fisioterapia, i tutori o lo stretching.
In altri, invece, specialmente quando interessa i neonati nei primi mesi di vita, l’opzione consigliata è la procedura chirurgica. Ad ogni modo, l’equinismo è una condizione che peggiora progressivamente nel tempo, quindi è importante trattarla precocemente e attuare un’adeguata prevenzione nelle persone a rischio.
Come evitare la posizione equina del piede nelle persone allettate
La posizione equina del piede nell’anziano e in chi ha subito un trauma può rappresentare un problema serio, soprattutto nelle persone allettate, in quanto è più difficile assumere una corretta postura e il peso delle coperte tende a mantenere in flessione i piedi.
Quando una persona non può muoversi autonomamente nel letto, è opportuno adottare alcuni accorgimenti per prevenire la posizione equina del piede, che può generare fastidio e dolore nella persona allettata, oltre a causare arrossamenti e lesioni del tallone e delle dita in presenza di compressione cutanea.
Innanzitutto, è opportuno scegliere un materasso e una rete che sostengono la persona allettata e favoriscono una corretta postura fisiologica, limitando l’affossamento e agevolando un allineamento adeguato del corpo.
Inoltre, è consigliabile utilizzare biancheria tecnico sanitaria, usando prodotti di alta qualità sviluppati appositamente per la cura della persona per prevenire i problemi legati alla degenza come il decubito.
La biancheria di HIP rappresenta una valida soluzione in queste circostanze, in quanto garantisce la massima attenzione alla posizione equina del piede, riducendo la compressione sul piede.
In questo senso, il lenzuolo superiore HIP gioca un ruolo fondamentale, perché si contraddistingue per un sistema di angoli pensato appositamente per evitare il più possibile la costrizione ai piedi e quindi l’insorgenza di lesioni dovute alla compressione cutanea. Altro prodotto particolarmente indicato è la coperta termoregolante, poiché è in grado di mantenere la giusta temperatura pur essendo contraddistinta da una grande leggerezza, così da adattarsi alla forma del piede ed esercitare una pressione estremamente ridotta.
Oltre alla prevenzione della posizione quina del piede e delle sue conseguenze, la biancheria di HIP offre un eccellente comfort sensoriale, affinché la persona allettata si senta avvolta e protetta in un letto confortevole e accogliente, sia in casa che presso una struttura sanitaria.
L’utilizzo di biancheria con caratteristiche tecniche specifiche per la prevenzione del piede equino aiuta a semplificare e migliorare la degenza, agevolando il recupero delle persone reduci da un infortunio e rendendo più confortevole la lungodegenza degli anziani.
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